24 Febbraio 2014
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Ingredienti: 700 gr. di farina fiore più un po’ da aggiungere durante la prima fase di impasto giusto perché non si attacchi tutto al piano di lavoro, 3 uova intere e un tuorlo sbattuti, 120 gr. di burro, 50 gr. di strutto, un paio di pizzichi di sale, 120 gr. di zucchero semolato di barbabietola, due cucchiai di grappa, anche tre se volete,una bustina di vanilina, un po’ di latte tiepido, utile a lavorare l’impasto nella prima fase
Disponete la farina a cratere, come al solito, metteteci subito il sale e lo zucchero ( ma il sale si può anche mettere nelle uova sbattute), la grappa e la vanilina, metteteci le uova e lestamente aggregate la farina facendo molto in fretta ad andarvi a riprendere con un po’ di farina le uova sbattute, che spesso corrono in qua e là; compattate il tutto al meglio, spolverate la base con un po’ di farina perché sarà tutto appicicaticcio e domate l’impasto con forza e decisione; dovete premere per bene con i palmi delle mani in modo che l’impasto si compenetri bene e diventi sodo; bisogna lavorarci circa un quarto d’ora, sarà faticoso, ma vi uscirà un impasto tondo compatto e ben amalgamato: finito di domare, dategli qualche pizzicotto per capire se è elastico e al contempo compatto, così da non cedere pezzetti ai pizzicotti; verificato che si trovi in queste condizioni, riponetelo su un tagliere di legno e lasciatelo riposare una mezzoretta
Taglio e cottura: l’impasto può essere steso con il mattarello, tagliandovi prima delle fette di circa un centimetro e mezzo oppure potete passare le stesse fette nella macchinetta da pasta tra i rulli lisci a cominciare dal n° 1, non troppo in fretta e avendo cura di lisciare e ricompattare i bordi; arrivati al n° 5 avrete una sfoglia stretta e lunga: disponetela sul tavolo sul quale avrete steso un sottilissimo velo di farina per evitare che la sfoglia si attacchi al piano, ma prioprio poca farina perché poi ve la trascinerete nella padella per friggere rovinando rapidamente l’olio; ottenuta la sfoglia, tagliatela con l’apposita rotellina con taglio diagonale in modo da ottenere dei rombi, all’interno dei quali praticherete uno o due piccoli tagli ancora con la rotellina
I crostoli a questo punto sono pronti da cuocere: mettete olio abbondante in una grande padella per friggere (in dialetto farsura), portate l’olio ad alta temperatura, preparate un vassoio grande con carta assorbente da cucina, deponete i crostoli nella padella; cuociono molto in fretta, fanno delle bolle di superficie, appena i bordi sono marroncini e i crostoli piuttosto rigidi, toglietelo dalla padella, deponetelo sul vassoio e gettate un po’ di zucchero semolato di barbabietola; vanno mangiati freddi e durano cinque – sei giorni, rigorosamente fuori dal frigo